Il direttore generale di Telt, la società che si occupa della Torino-Lione, non presentò alcuni documenti sull’Alta Velocità chiesti da un consigliere comunale di Condove
Il direttore generale di Telt (la società che si occupa della Torino-Lione) Mario Virano è indagato a Torino per omissione in atti di ufficio. Gli avvocati di una «persona offesa» simpatizzante No Tav chiederanno alla procura generale di avocare il provvedimento.
La vicenda per cui Virano è indagato riguarda una richiesta di documenti sulla realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione avanzata negli anni scorsi da un consigliere comunale di Condove all’Osservatorio, allora guidato da Virano. Solo una parte dei documenti richiesti era stata fornita e il Tar a cui si rivolse il consigliere stabilì che dovevano essergli fornite tutte le carte. Poiché continuavano a non arrivare, il consigliere denunciò Virano per omissione in atti d’ufficio. Il procedimento venne aperto a Roma ma trasferito a Torino nel marzo 2014. Non avendo più avuto notizia dell’esito, i legali del consigliere hanno ora chiesto che sia la procura generale ad avocare il procedimento.