Stato d’emergenza in North Carolina, la protesta dilaga in America
Il sindaco di Charlotte in North Carolina, Jennifer Roberts, ha indetto il coprifuoco a partire dalla mezzanotte fino alle sei del mattino, nella citta’ percorsa dalle proteste per la terza notte consecutiva dopo la morte di un afroamericano per mano della Polizia.
Per la terza sera consecutiva sono in corso a Charlotte, in North Carolina, manifestazioni di protesta in seguito alla morte di un uomo afroamericano per mano della Polizia. La citta’ e’ blindata, presidiata dalle forze dell’ordine, compresa la guardia nazionale mobilitata dopo scontri e violenze esplose ieri che hanno indotto il governatore dello Stato a dichiarare lo stato di emergenza. Intanto la Polizia ha confermato ufficialmente la morte dell’uomo colpito durante le proteste di ieri. Al momento sono qualche centinaio i manifestanti radunatisi a Charlotte, mostrano cartelli e scandiscono slogan, alcuni chiedono a gran voce anche che venga diffuso il video che mostra il confronto tra gli agenti di Polizia e Keith Lamont Scott, l’uomo rimasto ucciso sotto i colpi della Polizia, che al momento e’ stato visionato soltanto dalla famiglia
Ancora un afroamericano ucciso dalla polizia, il terzo in pochi giorni. Stavolta nei sobborghi di Baltimora dove, dopo alcuni giorni di agonia, e’ morto Tawon Boyd, 21 anni. A causare il decesso le conseguenze di una colluttazione con cinque poliziotti che lo hanno immobilizzato a terra. Erano giunti nel suo appartamento dopo una chiamata in cui si denunciavano “comportamenti strani” da parte del ragazzo, che era comunque disarmato. La famiglia della vittima denuncia un uso eccessivo della forza da parte degli agenti.
E spunta il video della morte dell’afroamericano ucciso a Charlotte, in North Carolina, che non mostra in maniera chiara se la vittima prima di essere colpita da un agente ha puntato o meno una pistola verso i poliziotti. Lo ha detto il capo della polizia di Charlotte. Per il momento il video non sarà reso pubblico. Ma – ha spiegato il capo della polizia – sarà mostrato alla famiglia della vittima.
La tensione, però è alle stelle dopo la seconda notte di scontri nel centro cittadino con un manifestante che ha perso la vita. Il manifestante colpito da uno o più colpi d’arma da fuoco durante gli scontri della scorsa notte a Charlotte, in North Carolina, è morto. Era stato ricoverato in ospedale in condizioni gravissime e nelle ultime ore era tenuto in vita artificialmente. Ancora sconosciuta la dinamica dell’incidente su cui la polizia sta ancora indagando.
Intanto la poliziotta che ha sparato ed ucciso un nero a Tulsa, in Oklahoma, e’ stata incriminata con l’accusa di omicidio colposo di primo grado. Nei suoi confronti e’ stato spiccato un mandato di cattura. Terence Crutcher, afroamericano, era stato fermato da una pattuglia ed era disarmato. Un video mostra come avesse le mani alzate, poggiate sulla nuca, quando Betty Shelby ha esploso il colpo fatale.
Vandali in azione a Charlotte. Le immagini tv e le foto scattate durante la protesta mostrano molte auto distrutte, vetrine infrante, alcuni negozi devastati. Almeno un agente sarebbe rimasto ferito. “Questo non e’ quello che noi siamo”, ha commentato il sindaco della citta’ Jennifer Roberts. Mentre il governatore della North Carolina, Pat McCrory, ha definito “intollerabili le violenze”.
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