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LOGISTICA: OPERAIO 53ENNE TRAVOLTO E UCCISO A UN PICCHETTO USB FUORI DALLA GLS DI PIACENZA.

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1Poco prima della mezzanotte tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre un 53enne operaio egiziano, padre di cinque figli, è stato travolto da un tir e ucciso mentre partecipava a un picchetto organizzato dal sindacato di base USB fuori dall’azienda di logistica GLS a Montale, frazione di #Piacenza.

A guidare il tir un 43enne italiano, che avrebbe cercato di sfondare il picchetto,  iniziato da poco dopo che l’azienda si era rimangiato una serie di aperture nella lotta in corso da mesi per la stabilizzazione di 13 lavoratori precari e il rispetto dei diritti nel settore della logistica.

L’autista è ora accusato di omicidio stradale.

In collegamento con noi da Piacenza Riccardo Germani, di Usb, che denuncia ai nostri microfoni cosa è accaduto, con precise accuse nei confronti di un dirigente dell’azienda che avrebbe incitato gli autisti a forzare il blocco.

Ascolta o scarica qui.

Dall’esterno del magazzino Gls di Montale, dove si trova un presidio ora permanente, abbiamo raggiunto anche MariaTeresa, di Usb.

Ascolta o scarica qui.

DI SEGUITO, IL COMUNICATO DIFFUSO DA USB:

UN LAVORATORE DELL’UNIONE SINDACALE DI BASE DURANTE UN PICCHETTO E’ STATO ASSASSINATO ALLA GLS DI PIACENZA.

PIACENZA 14 settembre ore 23.45 si muore per lottare si muore per i diritti.

“Ammazzateci tutti” è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza.
Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della SEAM, ditta in appalto della GLS questa notte davanti ai magazzini dell’azienda.

Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la USB aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato.

Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. Proprio durante azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco.

Questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’USB si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore.

Oggi giovedì 15 settembre alle ore 11.00 conferenza stampa davanti al magazzino di Piacenza


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