Report assemblea del 6 marzo 2016 panetteria occupata
Tema: devastazione e saccheggio.
Prossimo appuntamento Lunedì 14 Marzo h. 20 in panetteria occupata per discutere del presidio del 2 aprile a San Vittore.
L’assemblea è iniziata con la presentazione di alcune persone indagate per devastazione e saccheggio, è stata letta la lettera pubblicata su olga di Davide Rosci e poi sono iniziati gli interventi.
Si comincia parlando della situazione di Cremona (8 arresti in 2 differenti tronconi e 5 indagati a piede libero tutti con l’accusa di devastazione e saccheggio).
Dopo la contestualizzazione della situazione che ha portato alla manifestazione antifa del 24 Gennaio 2015 viene spiegato perchè il rito abbreviato è stato scelto da tutti gli imputati.
Questa scelta è stata motivata dal fatto che:
- non c’ era unità tra imputati e quindi anche chi voleva andare all’ ordinario è stato condizionato poi dalle scelte degli altri quindi tutti vanno all’abbreviato;
- le prospettive di pena sono molto alte (da 8 a 15 anni);
- tra gli imputati sono presenti alcune persone con poca esperienza;
- una repressione molto forte che porta ad un livellamento del conflitto;
- i precedenti processi per devastazione e saccheggio;
L’importanza della solidarietà prendendo come esempio il processo no tav.
Influenza della figura del legale.
Tutto quello che c’era a Cremona, lanciare campagne su devastaz. e saccheggio è molto complicato per l’assunzione dei fatti successi e del contesto e per la debolezza della gente quindi la repressione ha vinto. Esempio di una persona accusata per il lancio di un fumogeno a Cremona, per avere dato il via a tutto nonostante la mancanza di fotogrammi è stato condannato in abbreviato per devastazione e saccheggio.
Poi inizia una discussione sulla importanza della scelta del rito in questi processi: Il rito ordinario ti da la possibilità di poterti rivendicare tutto quello che è successo.
La scelta del rito condiziona anche le scelte future.
Ci sono differenti visioni sulla differenza dei riti, si ribadisce l’importanza di decidere insieme le cose nei processi collettivi (reati associativi o situazioni post corteo) dove viene espresso un disappunto nei confronti del rito abbreviato.
Si ribadisce l’importanza nell’unità della scelta del rito e del collegio di difesa.
Si introduce il discorso sul 1 Maggio:
Situazione attuale 2 persone in carcere e 2 ai domiciliari. Collegio di avvocati Losco Straini e Pelazza più l’avvocato di famiglia di uno dei 4 imputati che si coordina con i primi.
Hanno scelto il rito abbreviato condizionato ma si è ancora in attesa della conferma del giudice e della data di inizio del processo (si pensa tra Aprile e Maggio).
Si va avanti sul discorso dell’abbreviato: cosa comporta?
Spesso viene scelto in vista di una politica di riduzione della pena.
Es: processo primo Maggio probabilmente verrà fatto a porte chiuse, quindi cosa comporta? Come ci comportiamo?
Si ribadisce l’importanza del fatto che questi processi di devastazione e saccheggio sono processi politici e quindi bisogna spostare il terreno dalla parte della lotta avendo una strategia politica.
I processi servono a dividere e ricondurre a responsabilità individuali, ma così non deve essere.
In seguito si fa riferimento all’importanza del contesto in cui vengono fatti gli arresti es: processo per terrorismo no tav, il processo è andato “bene” perché era introdotto in un contesto di lotta capace di sostenerlo.
Anche per quanto riguarda la devastazione e saccheggio ed in primo maggio i rapporti di forza vanno ribaltati ma non in tribunale bensì nelle lotte.
Siamo in grado di sostenere un processo in rito ordinario nella situazione in cui ci troviamo?
È quindi difficile difficile giudicare chi decide di sostenere un processo con il rito abbreviato.
Si pone la questione su dissociazioni: dagli anni 70 ad oggi (Cremona o primo maggio) si sono sempre verificati casi del genere, ma nonostante questo bisogna andare avanti.
Viene espressa la volontà di rilanciare il primo maggio a Milano e di trovare altre forme per parlare di expo e della situazione facendo un ragionamento politico più esteso.
Proposte:
1-coinvolgere gli imputati del primo maggio, scrivendo loro dell’assemblea di oggi, condividendo con loro ciò che stiamo facendo fuori cioè nulla e cercando di coinvolgerli e renderli partecipi il più possibile
2-continuare la discussione sui processi politici
3-presidio musicale al carcere di San Vittore 2 aprile 2016
4-pensare a cosa fare il primo maggio a Milano
Si conclude l’assemblea con alcuni interrogativi:
1-come collegare Milano Cremona Roma
2-come riuscire ad essere all’altezza della situazione processuale
3-come delegittimare il reato di devastazione e saccheggio.
Infine si riporta che anche a Roma Sabato c ‘è stata una discussione su devastazione e saccheggio in vista della sentenza del 15 Ottobre, che dovrebbe essere all’incirca nello stesso periodo della prima sui fatti milanesi. Rimaniamo in contatto con Roma per coordinarsi su date e iniziative.