Venerdì 30 ottobre su uno dei tanti monumenti militaristi di piazza Castello è stato appeso lo striscione “Erdogan assassino. Finmeccanica complice”.
In serata sui muri della Microtecnica, è comparsa la scritta “Chiudere le fabbriche di morte”.
Nella notte sulla rotonda nei pressi dello stabilimento Alenia di corso Marche a Torino è stato affisso uno striscione con la scritta “Erdogan assassino. Finmeccanica complice”. Il bombardiere AMX che si trova al centro della rotonda come monumento alle produzioni di guerra è stato imbrattato con vernice rosa e nera.
Il colosso armiero italiano Finmeccanica, di cui fa parte l’Alenia, fornisce da decenni aerei da guerra ed elicotteri, che in questi mesi l’esercito turco sta usando nella repressione delle esperienze di autogoverno nel Bakur, il Kurdistan turco.
Striscioni e vernice sono un piccolo segno di concreta solidarietà ed appoggio alla lotta delle popolazioni del Bakur, del Rojava e delle montagne del Kurdistan iracheno per un mondo senza frontiere, né stati, dove le comunità locali si autogovernino.
Finmeccanica e governo italiano sono complici dei massacri del governo turco.
Le fabbriche di morte sono a due passi dalle nostre case.
Quelle fabbriche vanno chiuse.
Solidarietà a chi resiste alla violenza dello Stato Turco!
Antimilitaristi