BALENO 19 ANNI DOPO
Torino – ore 17 del 28 marzo 2017 – giardini irreali
Da Fenix partono una ventina di squatter del Barocchio e del Mezcal. È per ricordare Baleno 19 anni dopo il suo assassinio in galera, alle Vallette.
Sole, Silvano e Baleno furono presi nella loro casa occupata, schiaffati in carcere con accuse di “terrorismo” che poi si rivelarono false. Intanto Sole e Baleno erano morti in stato di detenzione.
A costruire la ridicola montatura giudiziaria per arrestarli furono i ROS dei CC insieme al PM torinese Maurizio Laudi. Li accusavano di sabotaggi al TAV che non c’era, come non c’è ancora oggi che è definitivamente caduta l’accusa di terrorismo per l’attacco al cantiere TAV del 14-5-2013 rivolta ad altri anarchici. Il copione è sempre lo stesso.
Pochi passi e c’è il monumento al carabbiniere.
Un gruppo s’inerpica e appende un grande striscione scritto in rosso e nero che dice STATO ASSASSINO. Si capisce benissimo chi è delegato ad uccidere per conto dello Stato perché il carabiniere che troneggia al centro del monumento regge un enorme cappio.
Arrivano le volanti della polizia che seguono gli squatter che risalgono il viale dei partigiani. I manifestanti svoltano in via Po, si dividono per volantinare ai due lati della strada, arrivano altre volanti e bloccano un gruppo di ragazzi. Documenti! Comincia il fermo.
Nel frattempo, l’altro gruppo fa il giro dell’isolato, sbuca in piazza Castello e appende lo striscione SOLE E BALENO SUICIDATI DALLO STATO sull’osceno monumento fascista al fante della I guerra mondiale.
Gli anarchici degli squat si ritrovano poco più tardi a Fenix.
Il clima che si respira è quello di caccia alle streghe. Gli sbirri pur non sapendo ancora quale reato affibbiare agli squatter avevano già giudicato grave il loro affronto alle istituzioni. E seguendoli, aspettavano ordini per fermarli. Il volantino distribuito diceva LO STATO UCCIDE, sul retro, a colori, un acquarello di Edoardo Massari – Baleno – del 1993.
Dire la verità è un reato nella nostra bella democrazia.